Un convegno e una mostra dedicati a Mario Bellini, architetto di fama internazionale, per 30 anni designer della Olivetti. Dalla sua creatività sono nate alcune fra le più accattivanti, esteticamente, macchine per calcolo e per scrivere della casa di Ivrea.
Il convegno si terrà domenica 15 ottobre dalle ore 10.00 presso il centro polifunzionale “Giovanni Arpino” di Bra (Largo della Resistenza, 15) e, insieme all’architetto, interverranno Alberto Sinigaglia, presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte e Domenico Scarzello, presidente dell’Associazione italiana collezionisti macchine per ufficio d’epoca. Di seguito, presso il Movicentro (via Trento e Trieste, 6) sempre a Bra, sarà inaugurata una mostra con le creazioni Olivetti di Bellini, esposizione visitabile fino al 29 ottobre 2017.
“Durante la sua collaborazione con la Olivetti – spiega il curatore della mostra Scarzello – disegnò la scocca del primo personal computer al mondo: la famosa Olivetti Programma 101, oltre a un centinaio di calcolatrici e macchine per scrivere che sono ancor oggi oggetti di alto design. Al convegno sono stati invitati anche Gastone Garziera e Giovanni De Sandre, due degli inventori della P101 presentata a New York nel 1965“.
Convegno e mostra sono organizzati dall’Associazione italiana collezionisti macchine per ufficio in collaborazione con il Museo della Scrittura Meccanica, con il supporto di Bra Servizi e il patrocinio di Comune di Bra e il patrocinio di Vivi la Vita Onlus e Bra Servizi.
L’evento sarà occasione per presentare in Piemonte il libro “Macchine per scrivere. Uomini, storie e invenzioni dalle origini ai giorni nostri” il primo libro in italiano sulla storia delle macchine per scrivere, dagli inventori con i loro prototipi fino alla storia della italianissima Olivetti. Gli autori sono il giornalista Cristiano Riciputi e l’esperto Domenico Scarzello, direttore del Museo della Scrittura Meccanica di Bra.
Leggi l’articolo su La Stampa del 13/10/17: Festa per il primo computer al Museo della scrittura. A Bra anche Mario Bellini.