LIFE12 ENV/IT/000579 “LIFE Enrich a poor waste”

Logo EnviLife

Il logo

Realizzato da Bra Servizi per supportare con forza il proprio impegno, il logo è stato pensato per mettere subito in chiaro le finalità del progetto “LIFE Enrich a poor waste”: una barca nera – prodotto simbolo che una volta arrivato a fine vita costituisce la maggiore fonte, per numero e peso, di vetroresina da smaltire – su un mare azzurro che naviga verso un recupero efficiente e ambientalmente compatibile, rappresentato dagli ingranaggi verdi. Envi riporta il colore simbolo della Bra Servizi ossia il fucsia ed è naturalmente un’abbreviazione del termine inglese che sta per ambiente, unito al Life giallo che è stato riportato nel colore utilizzato dall’UE. Il fucsia ed il giallo uniti costituiscono i colori della bandiera della Bra Servizi.

I colori hanno l’energia e la luce del sole, e la vitalità tramite il giallo, mentre con il fucsia il lato femminile dell’azienda rappresentato dalle figlie dell’Amministratore e dall’importante numero di Donne insostituibili che quotidianamente svolgono il proprio lavoro presso la Bra Servizi, vero e proprio motore del Gruppo Piumatti. Inoltre tali colori sono stati utilizzati per evidenziare la trasparenza dell’azienda e per rendere ben evidenti gli spostamenti e qualsiasi movimentazione dell’azienda.

Con questo tocco di colore, negli anni ’90 si è voluto dare un segno forte alla mentalità italiana, ovvero questi colori abbinati all’ambiente volevano spingere a guardare al futuro del riciclo, al rifiuto come risorsa e non più come scarto e come materiale da nascondere, ma progredire verso la valorizzazione.

Il progetto

Progetto LIFE12 ENV/IT/000579 “LIFE Enrich a poor waste”

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Impianto di macinazione

Cos’è LIFE+

LIFE+ è lo strumento finanziario per l’ambiente dell’Unione Europea.

L’obiettivo generale del programma LIFE è quello di contribuire alla realizzazione, all’aggiornamento e allo sviluppo di politiche ambientali e legislative rilevanti per l’Unione Europea, co-finanziando progetti pilota o dimostrativi di importanza per l’intera Europa.
LIFE+ è stato istituito con Regolamento (CE) n. 614/2007 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23/05/2007 ed è la prosecuzione naturale del precedente programma LIFE, entrato in vigore nel 1992.

Il programma LIFE+ è suddiviso in 3 parti:

  1. LIFE+ Natura e Biodiversità: sostiene progetti dimostrativi e migliori pratiche aventi come obiettivo la salvaguardia della natura e della biodiversità europea, per mezzo della conservazione e della protezione degli habitat naturali e delle specie animali e vegetali.
  2. LIFE+ Politiche e Governance ambientale: sostiene progetti pilota o innovativi che contribuiscano alla realizzazione di politiche ambientali europee e di idee, tecnologie, metodi e strumenti per lo sviluppo di politiche innovative ambientali.
  3. LIFE+ Informazione e Comunicazione: sostiene progetti relativi allo sviluppo di campagne di comunicazione e sensibilizzazione in merito a tematiche quali la conservazione ambientale, la protezione della natura o la conservazione della biodiversità, così come campagne per la prevenzione degli incendi nelle foreste.

Possono essere reperite maggiori informazioni relative al programma LIFE+ e ai progetti co-finanziati sul sito web istituzionale presso la Commissione Europea: https://ec.europa.eu/environment/life/index.htm
Ulteriori informazioni relative alle priorità nazionali possono essere reperite sui siti delle autorità nazionali competenti per il LIFE+.

Il National Contact Point per l’Italia è il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, sul cui sito web si possono trovare le informazioni in italiano sia sul programma LIFE+, sia sui progetti realizzati o in corso di realizzazione in Italia: https://www.minambiente.it/pagina/life

Il problema ambientale

Il problema ambientale che il progetto intende affrontare è quello riferito allo smaltimento dei rifiuti di vetroresina (GFRP, dall’inglese Glass Fiber-Reinforced Plastic).

La vetroresina è un materiale composito costituito da fibre di vetro (lunghe, tagliate o in particelle), inglobate in una matrice di resine termoindurenti, solitamente a base di poliestere, vinilestere o epossidi, che polimerizzano a temperatura ambiente grazie all’azione di appositi catalizzatori e acceleranti.
La vetroresina, grazie alle sue doti di leggerezza, solidità, resistenza a fatica e alla corrosione e scarsa conducibilità elettrica, ha conosciuto dagli anni ’50 un’enorme diffusione in diversi settori.

Tuttavia, la procedura di riciclaggio di tali prodotti è molto più complessa rispetto alla procedura di riciclaggio tipico dei materiali termoplastici.

Il primo problema è l’uso di resine termoindurenti: la reazione di polimerizzazione di tali resine non è reversibile, infatti esse non riacquistano la loro forma liquida originale attraverso riscaldamento, come fanno solitamente i materiali termoplastici, pertanto i rottami di vetroresina non possono essere fusi e rimodellati come spesso avviene nel riciclaggio della plastica.

Il secondo problema è quello collegato alle fibre artificiali vetrose utilizzate all’interno della vetroresina: evidenze di studi epidemiologici condotti su animali da laboratorio sottoposti ad inalazione forzata e/o al contatto con fibre insufflate direttamente a livello pleurico, mostrano l’insorgenza di significative modificazioni cellulari a livello alveolare e pleurico con comparsa di carcinomi e mesoteliomi. Pur non esistendo riscontri epidemiologici sull’uomo, le fibre di vetro sono state oggetto di adeguamento di Direttiva CE, che le ha inserite tra le sostanze pericolose sottoposte ad obbligo di etichettatura. In particolare, le fibre di vetro utilizzate nella produzione di manufatti in vetroresina sono classificate come cancerogeno di categoria 3 (UE) da etichettarsi con sigla R40 “possibilità di effetti irreversibili”.

Mentre nei materiali compositi contenenti fibre ad elevato valore commerciale (es. carbonio o kevlar) sono utilizzabili diverse tecnologie per il recupero delle fibre (pirolisi sotto vuoto, altri processi termici a letto fluido, estrazione fredda con fluido supercritico come solvente), per i compositi a basso valore commerciale, come la vetroresina, tali modalità di riciclaggio non sono utilizzate, poiché economicamente non convenienti.

La gestione attuale dei rifiuti di vetroresina si svolge secondo la seguente prassi:

  • Smaltimento in discarica (affondamento in fondale per le imbarcazioni aventi scafo in vetroresina); tale modalità di gestione del rifiuto, per quanto ancor la più diffusa, non è certamente la soluzione ottimale, anche a causa della non biodegradabilità del materiale;
  • Incenerimento, con l’enorme problematica dell’inquinamento da fumi;
  • Riciclo mediante regrinding: il composito viene macinato per essere riutilizzato come filler (solitamente in materiali edili);
  • Riciclo mediante pirolisi, mediante la quale il polimero viene decomposto termicamente in assenza di ossigeno, le fibre vengono separate e usate nuovamente come filler (tale soluzione è però economicamente poco conveniente);
  • Riciclo mediante digestione acida, mediante dissoluzione chimica del composito (tale processo è però economicamente proibitivo).

Da quanto sopra è evidente che, allo stato attuale, non esiste un metodo sicuro ed efficace per il riciclaggio della vetroresina.

Smaltimento vetroresina - Cuneo e Piemonte

Obiettivi e risultati attesi

“LIFE Enrich a poor waste” è un progetto dimostrativo, cofinanziato dalla Commissione Europea mediante il programma LIFE+, il cui obiettivo principale è quello di recuperare, nobilitare ed arricchire i rifiuti di vetroresina, creando una serie di innovativi materiali ignifughi, fonoassorbenti, isolanti, antiurto ed elementi sottili facilmente lavabili, da utilizzare in edifici eco-sostenibili sia pubblici che privati, facili da rimuovere e da riutilizzare.

Nella realizzazione di tali pannelli si prenderà in considerazione la progettazione per la decostruzione, ovvero saranno progettati e realizzati per essere installati con semplici connettori meccanici rimovibili, per semplificare le procedure di installazione e rimozione e permettere uno smontaggio selettivo in caso di demolizione o ristrutturazione, permettendo un possibile riutilizzo o un facile recupero e riciclaggio dei materiali. Infatti un ulteriore obiettivo del progetto è quello di ridurre l’impatto ambientale collegato alla ristrutturazione o alla demolizione degli edifici.

Un altro obiettivo è quello di impostare procedure per classi di rifiuto ben identificabili e riprocessarle per inserirle all’interno di pannelli di nuova produzione, la cui superficie sarà rivestibile con prodotti naturali per rivestimento (ad es. pelle o legno). Le procedure sopra descritte porteranno alla realizzazione di un database degli impianti di lavorazione situati nelle vicinanze e di un centro di raccolta centralizzata per i rifiuti privati, consentendo il monitoraggio della distribuzione dei rifiuti e una previsione preventiva delle attività di recupero necessarie.

I risultati attesi con la realizzazione del progetto “LIFE Enrich a poor waste” sono i seguenti:

  • Riciclaggio di ca. 100 tonnellate/anno di rifiuti di vetroresina, con una linea dimostrativa in grado di trasformarli in pannelli per edifici pubblici e privati
  • Impostazione di un database geografico che indichi le potenziali fonti di produzione di rifiuti di vetroresina e le quantità disponibili per anno
  • Aumento della sicurezza e del comfort negli ambienti in cui saranno installati i nuovi pannelli, anti-shock, fono isolanti, radiotrasparenti e facilmente lavabili
  • Realizzazione di pannelli “progettati per la decostruzione”, che consentono l’installazione o la disinstallazione rapida. Tutti gli ausiliari (tubi, cavi) saranno installati dietro i pannelli, senza necessità di utilizzare cemento, leganti, adesivi e simili
  • Riduzione della produzione di CO2 da riscaldamento e raffreddamento, grazie all’aumento della resistività termica ottenibile con i nuovi pannelli isolanti, rispetto ad una normale parete
  • Produzione di pannelli leggeri, da 4 a 30 mm di spessore, contenenti fino al 25% del peso di vetroresina recuperata per macinazione.

Azioni

Per raggiungere gli obiettivi previsti e ottenere i risultati attesi, il progetto prevede diverse azioni:

  • Realizzazione di un punto di raccolta centralizzato dei rifiuti in vetroresina, che sarà realizzato negli impianti di Bra Servizi. La raccolta centralizzata di tale tipo di rifiuti richiederà una serie di accorgimenti da mettere in atto per evitare manipolazione dei rifiuti al di fuori del punto di raccolta e impedire dispersioni di polveri in ambiente. Si procederà inoltre all’adattamento di appositi camion di raccolta, che dovranno poter effettuare operazioni di riduzione del volume dei rifiuti sul luogo di raccolta e avere una capacità di carico aumentata, oltre ad essere subito riconoscibili.
  • Realizzazione di un database per il monitoraggio delle attività di raccolta e di identificazione dei siti di produzione dei rifiuti di vetroresina (ubicazione, tipo di rifiuto, massa e volumi stimati). La disponibilità di tali dati, da aggiornare costantemente durante l’intera durata del progetto, consentirà di definire le strategie per la raccolta e per il trattamento dei rifiuti, basate anche sulla stagionalità di talune fonti di rifiuti.
  • Realizzazione dell’impianto di macinazione per la riduzione di volume del rifiuto di vetroresina, così da trasformarlo in una materia prima secondaria utilizzabile. In una prima camera chiusa, a bassa pressione per evitare l’emissione di polveri, i rifiuti saranno convertiti in scaglie (fiocchi); successivamente, in un mulino ad atmosfera controllata, i fiocchi saranno trasformati in una polvere fine.
  • Realizzazione di una linea dimostrativa di ri-trattamento, per la produzione di nuovi pannelli in vetroresina con il riutilizzo della vetroresina riciclata. Con tale azione si realizzeranno quindi i nuovi pannelli mediante due tecniche di formatura: la prima per l’accoppiamento del pannello con materiali morbidi (ad esempio la pelle), la seconda per la realizzazione di pannelli con materiali performanti (sughero, schiume polimeriche, impiallacciatura di legno)
  • Produzione di una serie dimostrativa dei nuovi pannelli e loro installazione in edifici pubblici e privati, per testare le loro caratteristiche e validare i risultati ottenuti.
  • Definizione delle procedure di smaltimento a fine vita dei nuovi pannelli e realizzazione di uno studio LCA (Life Cycle Assessment) per valutare i potenziali impatti ambientali delle diverse opzioni. Tali attività saranno svolte dal Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova, partner di Bra Servizi nell’esecuzione del presente progetto.
  • Monitoraggio dell’impatto ambientale e dell’impatto socio-economico del progetto. Anche queste attività saranno svolte dal Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova.

Innovazione

Il progetto coinvolge molti aspetti innovativi, che vanno dalla strategia di raccolta dei rifiuti alle tecniche utilizzate per produrre i nuovi pannelli, fino alle loro proprietà finali.

La messa a punto di un database geografico dedicato, che indichi i diversi punti di raccolta di rifiuti di vetroresina e la relativa quantità prodotta, consentirà per la prima volta di attuare strategie di previsione per il ritrattamento di tali rifiuti. Solitamente i principali siti di produzione di rifiuti presentano una certa stagionalità e una quantità quasi prevedibile prodotta per ogni anno: la conoscenza di queste informazioni permetterebbe di pianificare la raccolta e rielaborazione, evitando così di allocare uno spazio eccessivamente grande per lo stoccaggio temporaneo dei rifiuti da trattare. Ciò minimizzerà il rischio di dispersione indesiderato dei rifiuti nell’ambiente, dal momento che passerà un tempo minimo dalla raccolta al ritrattamento.

Un secondo importante elemento innovativo è la realizzazione di strutture accoppiate, ovvero pannelli multistrato, direttamente durante il ritrattamento di rifiuti di vetroresina. Le parti funzionali dei nuovi pannelli (quella posteriore, con caratteristiche isolanti o di attenuazione del rumore; quella anteriore, aventi proprietà estetiche, di pulibilità, di morbidezza, anti-shock) saranno applicate immediatamente dopo la formazione del nucleo del pannello in vetroresina. Questo permetterà di evitare qualsiasi forma ulteriore di superficie in vetroresina, limitando così la probabilità di produrre polveri fini, come l’uso di carta vetrata o la macinazione con attrezzature dedicate, senza effetti negativi sull’ adesione degli strati funzionali esterni. Questa caratteristica importante del nuovo prodotto sarà ottenuta grazie al riciclo dei rifiuti macinati, che presenta già fibre impregnate di resina e, pertanto, permette di ottenere una distribuzione della resina nuovamente introdotta preferenzialmente sulla superficie del nucleo del pannello. Ciò comporta una superficie più liscia, che non richiederà operazioni di rifinitura, e la disponibilità di specie reattive (la fibra di vetro è inerte) per consentire l’adesione agli strati funzionali.

Ultimo ma non meno importante, i nuovi pannelli, contenenti rifiuti di vetroresina, avranno caratteristiche eccezionali, non presenti in qualsiasi rivestimento allo stato dell’arte, sia esso a base ceramica o a base polimerica: la struttura multistrato consente di beneficiare sinergicamente dalle proprietà di diverse famiglie di materiali, portando a pannelli che sono termicamente isolanti, leggeri, acusticamente isolanti, anti-shock, radio-trasparenti, completamente riciclabili, facilmente installabili e smontabili, costruiti per la decostruzione, e, ancora più importante, utilizzabili come un sottile supporto per prodotti estetici di valore: pelle, legno, sughero e decorazioni.

Avanzamento tecnico

Il giorno 15 gennaio la D.ssa Agnese Roccato, del team esterno di monitoraggio Astrale GEIE – Timesis, ha visitato la nostra azienda per prendere visione del progetto LIFE Enrich a poor waste. In occasione dell’incontro, cui ha partecipato anche il partner università di Padova, il team di Bra Servizi ha illustrato gli ambiziosi obiettivi da raggiungere e illustrato le attività da svolgere nei prossimi mesi. È stato un incontro proficuo che ha rafforzato la volontà del gruppo Piumatti di proseguire il proprio impegno per la tutela dell’ambiente. Ad oggi, come da progetto, stiamo creando i pannelli contenenti il 30% di vetroresina macinata applicando esternamente materiali performanti per creare isolamento acustico e prodotti di design. A giugno si concluderà il Progetto con le analisi inerenti che attestino il possibile riutilizzo di questa vetroresina che ritorna nuovamente risorsa.

Bra Servizi - Progetto Life12 ENV/IT/000579 - Enrich a poor waste

Cartelli Life

Smaltimento vetroresina - Bra Servizi

Semirimorchio Life

Smaltimento vetroresina a Cuneo

Area dedicata

Azienda smaltimento vetoresina - Cuneo e Piemonte

Area dedicata

Smaltimento vetroresina in Piemonte

Polipo caricatore Life

Scarica Esempio di scarto di manufatto a base di vetroresina (GFRP) (pdf)

Terminata l’attività B3 con la messa setup della macinatore. Scarica il pdf.

Smaltimento e recupero vetroresina

Realizzazione stampo con materiale riciclato

Smaltimento vetroresina e riciclo - Cuneo e Piemonte

Realizzazione stampo con materiale riciclato

Riciclaggio vetroresina - Cuneo e Piemonte

Realizzazione stampo con materiale riciclato

Progetto Life - recupero vetroresina e riciclaggio

Prototipo composto da 30% di vetroresina macinata

Vetroresina macinata

Esempio 1 di vetroresina macinata

Vetroresina macinata - Smaltimento e recupero

Esempio 2 di vetroresina macinata

Impianto per lo smaltimento della vetroresina

Stampi vari

Risultati Ottenuti

  • È stato realizzato un punto di raccolta centralizzato dei rifiuti in vetroresina presso gli impianti di Bra Servizi. Questa raccolta è stata inizialmente dedicata a rifiuti di
    piccole dimensioni, ma, previa riduzione mediante apposite apparecchiature, è possibile trattare anche rifiuti di dimensioni estremamente grandi.
  • Gli autocarri ed attrezzature di raccolta, effettuano preventivamente operazioni di riduzione volumetrica dei rifiuti sul luogo del ritiro ed hanno aumentato la capacità di carico.
    È stato realizzato un database per il monitoraggio delle attività di raccolta e di identificazione dei siti di produzione dei rifiuti di vetroresina. La disponibilità di tali dati costantemente aggiornati ha dato le linee guida per la raccolta e la rielaborazione.
  • È stato realizzato un impianto di triturazione e macinazione per la riduzione fine del volume del rifiuto in vetroresina in una forma polverulenta, così da trasformarlo in una materia prima seconda utilizzabile.
  • È stata realizzata una linea dimostrativa di ri-trattamento per la produzione di nuovi pannelli in vetroresina, con il riutilizzo della vetroresina riciclata in polvere. Con tale azione sono stati realizzati quindi i nuovi pannelli mediante due tecniche di formatura: la prima per l’accoppiamento del pannello con materiali morbidi (ad esempio la pelle), la seconda per la realizzazione di pannelli con materiali performanti (sughero, legno). Abbiamo prodotto una serie dimostrativa dei nuovi pannelli e li abbiamo installati, per testare le loro caratteristiche e validare i risultati ottenuti.
  • Sono stati definiti dalla procedura di smaltimento e di fine ciclo di vita, dei nuovi pannelli e studi LCA.
  • I pannelli prodotti dalla Bra Servizi Srl con miscele di vetroresina triturata sono stati caratterizzati secondo due specifiche caratteristiche rappresentative dei materiali
    da costruzione:

    • Trasmissione del calore:
      • Resistenza termica
      • L’efficienza dei pannelli in vetroresina dal punto di vista dell’isolamento termico è stata comprovata da opportune prove di laboratorio secondo le tecniche prescritte dalla norma ISO 8302:1991 del 01/08/1991.
    • Acustica:
      • Potere fono isolante
      • La prova è stata eseguita secondo le prescrizioni delle seguenti norme:
        • UNI EN ISO 10140-2:2010 del 21/10/2010 “Acustica – Misurazione in laboratorio dell’isolamento acustico di edifici e di elementi di edificio – Parte 2: Misurazione dell’isolamento acustico per via aerea”;
        • UNI EN ISO 717-1:2013 del 04/04/2013 “Acustica – Valutazione dell’isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio – Parte 1: Isolamento acustico per via aerea”.

Pannelli finiti

 

Esempio di smaltimento della vetroresina - Bra Servizi

Parete più pavimentazione

parete2a

Parete

Esempio di vetroresina riciclata

Vetroresina riciclata 30% + Gomma / Sughero

Come riciclare la vetroresina

Vetroresina riciclata 30% + Gomma

Vetroresina riciclata

Vetroresina riciclata 30% + Sughero

Progetto Life in Piemonte

Vetroresina riciclata 30% + Cartongesso

Bra Servizi, smaltimento vetroresina a Cuneo e in Piemonte

Vetroresina riciclata 30% + legno

Bra Servizi, progetto Life per lo smaltimento della vetroresina

Vetroresina riciclata 30% + Pelle

Esempi di riciclaggio della vetroresina

Area dimostrativa per evitare la crescita dell’erba permettere il gioco di bambini e adulti in totale sicurezza, grazie alle caratteristiche di assorbimento dell’urto del capo in caso di caduta.

bar-cartello

Area dimostrativa per evitare la crescita dell’erba permettere il gioco di bambini e adulti in totale sicurezza, grazie alle caratteristiche di assorbimento dell’urto del capo in caso di caduta.

Impianti per lo smaltimento della vetroresina in provincia di Cuneo

Vetroresina riciclata 30% + Gomma

Servizi ambientali - Progetto Life

Lavagna con smalto, vernice e decori – autunno

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Lavagna con smalto, vernice e decori – estate

Lavagna con smalto, vernice e decori

Lavagna con smalto, vernice e decori – primavera

Lavagna_Inverno

Lavagna con smalto, vernice e decori – inverno

lavagna-scuola

Lavagna con smalto, vernice e decori

Lavori realizzati con vetroresina riciclata

Plancia per canestro da esterno, con smalto e vernice a cui si è aggiunta l’applicazione.

Procedura di smaltimento e di fine ciclo di vita & studi LCA (Life Cycle Assessment)

Definizione della procedura di smaltimento e di fine ciclo di vita dei nuovi pannelli e studi LCA:

Come smaltire la vetroresina

Sono stati definiti i confini del sistema da analizzare che comprendo le unità di processo presenti nella figura seguente (macinazione, miscelazione, essicazione e smaltimento):

Processo di smaltimento della vetroresina

 

Presentazioni

Presentazione finale del progetto

Cos'è il progetto Life per lo smaltimento della vetroresina

Scarica la presentazione da Restructura, Torino, 2016: Presentazione-Finale-Life (pdf)

Attività di informazione, pubblicazione e divulgazione

Brochure Life

L'impegno di Bra Servizi per lo smaltimento della vetroresina

Leaflet-Interior_it

Scarica Brochure Life (pdf)

Flyer Life

Smaltimento rifiuti in vetroresina - Cuneo e Piemonte

Scarica Flyer Life (pdf)

Layman’s Report

Progetto Life per lo smaltimento dei rifiuti in vetroresina a Cuneo e in Piemonte

Laymans-report-Internal-IT

Layman's-Report_Inside

Campione relativo alla vetroresina macinata.

Scarica Layman’s Report (pdf)

Brochure Bra Servizi

BrochureBS_Copertina

Scarica Brochure Bra Servizi (pdf)

Iscrizione n.606 per attività di recupero rifiuti non pericolosi da parte della Provincia di Cuneo

BRA-SERVIZI-assenso-AUA-1-1

Autorizzazione disponibile nell’Area riservata

News

News Progetto Life+

Rassegna Stampa / Eventi

Rassegna Stampa / Eventi – Progetto Life+

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Foto Progetto Life+

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Demolizione e successiva parziale macinazione imbarcazione in vetroresina.

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Imbarcazione da 360 kg con particolari in:

  • legno
  • metallo
  • vetroresina
  • altra plastica

A seguito demolizione con polipo caricatore, gli operatori manualmente hanno suddiviso i diversi componenti. Una parte delle lastre in vetroresina (umide) sono state macinate con granulatore, avendo cura di evitare pezzi metallici e altre impurità. Il materiale di risulta è di peggiore qualità di quelle delle semplici lastre, ma i tempi di produzione sono analoghi. L’umidità ha variato le caratteristiche del prodotto.

Contatti & Link

Sito dell’Università di Padova:
https://www.unipd.it/

Sito del Dipartimento di Ingegneria Industriale che collaborerà al progetto:
https://www.dii.unipd.it/

Sito ufficiale della Commissione Europea – Programma LIFE:
https://ec.europa.eu/environment/life/

Sito del Ministero dell’Ambiente:
https://www.minambiente.it/

Sezione del sito del Ministero dell’Ambiente dedicato al programma LIFE:
htp://www.minambiente.it/pagina/life